Dove sta andando il Giappone di Shinzo Abe?

Giappone, premier Shinzo Abe
Giappone, premier Shinzo Abe

Da un lato c’è Donald Trump che ha ridimensionato i rapporti commerciali, e dall’altro c’è Kim Jong-Un che non manca di minacciare il “vicino” Impero. Sono tempi difficili per il premier del Giappone Shinzo Abe che, mai come ora, si trova a un bivio. Stretto tra scandali, un contesto internazionale che non aiuta e una difficile situazione istituzionale, il leader nipponico deve fare i conti anche con il calo della sua popolarità.

Shinzo Abe contro Donald Trump: la guerra dei dazi

Il presidente degli Stati Uniti, infatti, ha messo un freno agli scambi commerciali con molte nazioni del Pianeta, Giappone incluso. Trump, dal canto suo, vuole “mostrare i muscoli” imponendo dazi su acciaio e alluminio anche ai suoi storici partner economici. In soccorso all’Impero del Sol levante era corsa l’Unione europea che, lo scorso luglio, aveva proposto agli Stati membri un nuovo accordo col Giappone per ridurre, o addirittura eliminare, dazi e tasse di scambio.

La moglie del premier al centro della bufera

Un altro “piccolo” problema che ha travolto Shinzo Abe è quello legato a un presunto scandalo che ha coinvolto la moglie del premier giapponese. La faccenda riguarderebbe la vendita a prezzo inferiore al valore di mercato di un terreno pubblico alla scuola “Moritomo Gakuen” presieduta da Akie Abe, consorte del premier. Ma a destare scalpore sarebbe la notizia di alcuni documenti falsificati proprio dal ministero delle Finanze, diretto dal vice primo ministro Taro Aso.

All’orizzonte una riforma costituzionale?

Proprio per calmare le acque, e per “ripulire” la sua immagine politica, Abe ha tirato fuori dal cassetto la proposta di riformare la Costituzione del 1946. Il dibattito, che da anni scalda gli animi politici, è legato a doppio filo sia a una riforma della legge sulla successione imperiale che a a una proposta di  parificazione delle Forze di autodifesa alle Forze armate degli altri Stati.

Dal un lato la proposta di far abdicare l’anziano e malato imperatore Akihito, eventualità non prevista dalla Carta costituzionale, dall’altro quello di uscire dall’isolazionismo militare.

Insomma, il Giappone in questo periodo deve fare i conti sia con gli scandali interni che con la difficile situazione internazionale.

di Omar Porro