![Truppe nordcoreane sfilano davanti a un ritratto del leader Kim Jong Il durante una parata militare in occasione del 65° anniversario della fondazione del Paese, il 9 settembre 2013. Credits to: AP/Kim Kwang Hyon.](https://www.thezeppelin.org/wp-content/uploads/2018/03/1460915771945.jpg)
Dopo il disgelo diplomatico tra le due Coree, avvenuto durante le Olimpiadi invernali con un incontro tra il presidente sudcoreano e la sorella del leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, si sono aperti spiragli di dialogo tra quest’ultima e il resto del mondo. In particolare, negli ultimi giorni si è parlato di un possibile meeting tra Kim Jong-un e lo stesso presidente americano Trump, dopo che quest’ultimo ha accettato l’invito del primo a incontrarsi per negoziare sul programma nucleare.
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In vista di questo possibile appuntamento, la diplomazia nordcoreana ha tenuto incontri di alto livello con due Paesi scandinavi. Sabato 17 marzo si è conclusa una visita di tre giorni del ministro degli esteri nordcoreano, Ri Yong-ho, in Svezia, dove ha incontrato la sua controparte, Margot Wallstrom, per discutere della sicurezza nella penisola coreana e degli sforzi diplomatici per trovare una soluzione pacifica alla questione del programma nucleare nordcoreano. I colloqui a Stoccolma hanno anche riguardato il ruolo che la Svezia potrebbe giocare in Corea del Nord come sostituto diplomatico di Stati Uniti, Canada e Australia, che non sono presenti. La Svezia fornisce infatti servizi consolari anche per questi Paesi.
![Il diplomatico nordcoreano Choe Kang Il si imbarca per Helsinki all'aeroporto internazionale Capital di Pechino, in Cina, il 18 marzo 2018. Credits to: REUTERS/Thomas Peter.](http://www.arabnews.com/sites/default/files/styles/ph3_660_400/public/2018/03/18/1131481-999315297.jpg?itok=6-_4mFUO)
Dopo la visita in Svezia, un diplomatico nordcoreano di alto livello, Choe Kang Il, è arrivato in Finlandia domenica 18 marzo per simili colloqui con ex funzionari di Stati Uniti e Corea del Sud, in attesa di ulteriori vertici tra funzionari nordcoreani e, rispettivamente, sudcoreani ad aprile e americani a maggio. In un’intervista trasmessa domenica da Face the Nation di CBS News, il ministro degli esteri sudcoreano Kang Kyung-wha ha sottolineato che Kim Jong-un non riceverà “alcun premio” per il suo impegno nella via del dialogo e che la Corea del Sud e gli Stati Uniti lo incalzeranno affinché agisca concretamente per risolvere la questione nucleare.
di Samantha Falciatori