Giappone e Europa: è finita l’era del protezionismo

E’ stato firmato martedì 17 luglio il nuovo trattato commerciale tra Unione europea e Giappone. Ma cosa prevede l’accordo e quali saranno le novità per i 28 Stati del vecchio continente?

Addio ai dazi tra Tokyo e gli Stati membri dell’Unione, ma anche novità su temi come ecologia, tutela dei prodotti tipici e innovazione.

Il nuovo accordo commerciale tra Giappone e Europa avrà lo scopo di rafforzare la cooperazione tra i due partner, impegnando le parti anche verso uno sviluppo sostenibile così come previsto dall’accordo sul clima di Parigi.

Un documento, quello firmato a Tokyo dai vertici dell’Unione e dal premier nipponico Shinzo Abe, che aprirà ai consumatori giapponesi il mercato europeo aumentando quindi sia le esportazioni, che le importazioni.

Cosa prevede l’accordo tra Europa e Giappone?

Libero scambio. Queste le parole d’ordine dell’accordo che darà così regole certe al futuro commerciale tra Giappone e Europa.

L’accordo eliminerà la maggior parte dei dazi pagati dalle imprese dell’Unione per esportare in Giappone, oltre a una serie di gabelle burocratiche e normative.

Tutela dei prodotti tipici certificati europei, investimento nell’industria a basso impatto ambientale ma anche regolamentazione del commercio con norme e principi standard.

 Insieme rappresentiamo quasi un terzo del Pil mondiale e ribadiamo l’impegno a sostenere i più alti standard in settori quali lavoro, sicurezza, ambiente e la protezione del consumatore; crediamo in un commercio aperto, equo e basato sulle regole: sarà un vantaggio per entrambi i partner.

Così ha commentato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Il nuovo documento è stato poi sottoscritto dal presidente del Consiglio Donald Tusk e dal premier del Giappone, Shinzo Abe.

Ma c’è anche dell’altro…

Il summit a Tokyo è stato l’occasione per poter parlare anche dell’attuale, e delicatissima, situazione internazionale.

I tre leader hanno infatti anche discusso della situazione nel Medio Oriente, della difficile questione tra Ucraina e Russia, ma anche della denuclearizzazione della Corea e dell’accordo sull’energia nucleare in Iran. Temi che, volenti o nolenti, coinvolgono tanto l’Unione europea, quanto il Giappone.

di Omar Porro